Ancora un episodio di violenza all’interno di un carcere italiano, questa volta è successo nella casa circondariale di Siracusa, che un detenuto ferisse un agente penitenziario. Un episodio come tanti in questo ultimo periodo, anche perché, come denunciano le sigle sindacali, che ieri hanno protestato a Palermo, la Polizia Penitenziaria è sotto organico. Secondo i sindacati in Sicilia mancano circa 1100 agenti all’organico necessario. Inoltre sempre secondo i Sindacato la Sicilia è la regione con il personale anagraficamente più anziano, 50 anni di media, e ciò espone il personale a rischio di logorio fisico e altissimo stress operativo, oltre alle lunghe convalescenze a seguito delle aggressioni fisiche da parte di detenuti.
Nell’episodio di ieri un detenuto rinchiuso nel carcere Cavadonna di Siracusa ha ferito con una lametta un agente di polizia penitenziaria. Secondo una prima ricostruzione il responsabile, un cittadino straniero, avrebbe conservato in bocca la lametta per radersi per poi utilizzarla non appena ha incrociato il sorvegliante, colpendola al volto. La vittima, ferita all’altezza dello zigomo, ha avuto bisogno delle cure dei medici, le sue condizioni fortunatamente non sono ritenute gravi.
“E’ l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria, purtroppo, nonostante i ripetuti appelli la situazione non cambia” denuncia la segreteria provinciale del Sippe di Siracusa.