È tornato d’attualità il caso delle due copie fedeli, fino al tatto, del celebre dipinto Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio, realizzate nel 2020. Le copie erano parte di un progetto che ha visto il prestito del dipinto originale, conservato al Mart di Rovereto, alla città di Siracusa. Oggi, queste riproduzioni sono al centro di un’inchiesta giornalistica condotta dalla trasmissione Lo Stato delle Cose, condotta da Massimo Giletti, che sta esplorando il fenomeno dei dipinti “clonati” e coinvolgendo anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Il caso delle copie e l’arrivo a Siracusa
Nel 2020, una delle copie del Seppellimento di Santa Lucia arrivò a Siracusa e venne esposta nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Qui, la copia rimase per circa dieci giorni, mentre l’originale era in prestito al Mart. La copia era così dettagliata che chiunque non fosse un esperto avrebbe potuto confonderla con l’originale. La tecnica utilizzata per realizzarla, infatti, ha riprodotto perfettamente le dimensioni e i dettagli del dipinto originale.
Il mistero del destino della copia
Non appena la copia giunse a Siracusa, si parlò della sua esposizione temporanea, ma ci furono delle incertezze sul suo destino dopo il ritorno dell’originale Caravaggio. La copia doveva essere esposta chiaramente come tale, ma il problema non si pose: pochi giorni dopo, la copia lasciò Siracusa e prese altre “strade”.
Oggi, la trasmissione di Massimo Giletti sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda, in particolare su dove si trovino oggi le copie e come vengano eventualmente utilizzate.
L’inchiesta di Giletti
La troupe di Lo Stato delle Cose ha recentemente fatto tappa a Siracusa per tentare di rispondere a queste domande e raccogliere informazioni su quelle che sembrano essere sparite nel nulla, sollevando nuovi interrogativi su come vengono gestite le opere d’arte clone e sulle problematiche legate alla loro autenticità e utilizzo.
Questo caso evidenzia non solo le capacità artistiche che permettono di realizzare riproduzioni fedeli, ma anche la delicatezza della gestione delle opere d’arte di grande valore storico e culturale. L’inchiesta continua a tenere alta l’attenzione su un tema che coinvolge tanto la conservazione quanto la trasparenza nell’uso delle copie artistiche.