Portopalo è di nuovo teatro di un dramma sul lavoro: un giovane operaio catanese di 27 anni ha perso la vita mentre era impegnato con la sua ditta nell’apertura di un cantiere per conto di E-Distribuzione. La tragica notizia ha suscitato una forte reazione da parte dei rappresentanti sindacali della Cisl, che da tempo denunciano la necessità di maggiori misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Vera Carasi, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, insieme a Giuseppe Giansiracusa, segretario generale della Flaei Cisl territoriale, ha espresso profondo dolore per questa nuova perdita. “Ancora una giovane vita spezzata mentre svolgeva il proprio lavoro”, ha dichiarato Carasi. “L’ennesima morte sul lavoro è un lutto che colpisce tutti i lavoratori. Abbiamo più volte detto basta a questa strage continua; lo ribadiamo oggi davanti alla morte di un giovane di soli 27 anni.”
L’incidente è avvenuto in contrada Bongiorno, nei pressi di Portopalo, e ora spetterà alle forze dell’ordine ricostruire l’accaduto per chiarire eventuali responsabilità. Tuttavia, per i sindacati, l’aspetto più drammatico rimane il fatto che questo ragazzo lascia una giovane moglie e un figlio piccolo, amplificando il senso di ingiustizia e sofferenza. “Un dolore ancora più lancinante pensando alla giovane moglie e al bimbo in tenera età che lascia questo ragazzo”, hanno aggiunto Carasi e Giansiracusa.
“Per la Cisl, la sicurezza sul lavoro è sacra e imprescindibile. Ogni lavoratore dovrebbe poter operare in condizioni che ne garantiscano la massima incolumità,” ha concluso Giansiracusa. Secondo il sindacato, le morti sul lavoro rappresentano una ferita aperta nel mondo del lavoro che richiede risposte urgenti e concrete. La tragedia di Portopalo si aggiunge, purtroppo, a un lungo elenco di incidenti mortali, una sequenza che la Cisl e altre organizzazioni sindacali chiedono di interrompere attraverso misure di prevenzione più rigide e controlli serrati.