Continua la stretta contro i furbetti del reddito di cittadinanza (RdC), che cercano di eludere i controlli omettendo di fornire informazioni, al momento della domanda per accedere al sussidio, che impedirebbero loro di poterlo percepire. Sono sempre di più i casi che vengono scoperti quotidianamente dalle forze dell’ordine in tutta Italia. In particolar modo vengono scoperti costantemente percettori di RdC che contemporaneamente lavorano in nero, o parenti di soggetti un custodia nelle patrie galere, anche per reati connessi alla criminalità organizzata.
In provincia di Siracusa, per ultima a seguito di un’attenta verifica, gli agenti del Commissariato di Pachino, hanno denunciato una donna di 61 anni per tentata truffa aggravata ai danni dello Stato.
La donna, originaria di Rosolini, ometteva di informare l’Inps circa la propria attività lavorativa, svolta presso una pizzeria sita a Pachino, al fine di ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza. Quello della donna di Rosolini è l’ennesimo caso si tentata truffa, sono innumerevoli i raggiri scoperti e chissà quanti sono rimasti sommersi. Una situazione, che al di là di come la si pensi, imporrebbe di rivedere la misura di sostegno destinata alla fasce di popolazione più bisognose e che invece troppo spesso finisce nelle tasche di furbetti.
Redazione – Syraka Post