La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito un importante intervento a Pachino, nel Siracusano, sequestrando beni per un valore complessivo di tre milioni di euro a dieci individui legati al clan Giuliano. Salvatore Giuliano, capo del noto clan attivo nella zona di Pachino e Portopalo di Capo Passero, è stato uno dei principali destinatari dell’operazione. Il suo nome è da sempre associato alla criminalità organizzata, in particolare al clan Cappello di Catania, con il quale intrattiene stretti legami.
L’operazione della DIA ha portato al sequestro di una serie di beni, tra cui società, terreni, abitazioni e conti correnti. I beni erano riconducibili a Giuliano e ad altri membri della sua organizzazione criminale, che da anni operano in queste zone del Siracusano. Il clan, con radici storiche nel territorio, ha continuato a prosperare grazie alla gestione di attività illecite, tra cui il traffico di droga, l’usura e l’estorsione.
L’intervento della DIA arriva a seguito di un’indagine approfondita che ha permesso agli inquirenti di raccogliere prove concrete sul patrimonio accumulato illegalmente dal boss e dai suoi affiliati. Tra i beni sequestrati vi sono anche numerose proprietà che, secondo le autorità, sono state acquisite attraverso attività criminose o utilizzate come copertura per il denaro sporco.
Questo sequestro rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata nel sud-est della Sicilia. Il clan Giuliano, da anni radicato nel territorio, è stato fortemente colpito da questa operazione, che ha messo a segno un duro colpo alle sue finanze. La DIA, con il supporto delle forze dell’ordine locali, continua a monitorare la situazione per garantire che i beni sequestrati rimangano sotto il controllo delle autorità e non possano essere utilizzati nuovamente per attività illegali.