Un episodio di violenza legato alla gelosia per una ragazza ha sconvolto la tranquilla serata di un locale di Fontane Bianche, località balneare siracusana. Un 16enne, coinvolto in una lite con un rivale in amore, ha aggredito il giovane con un coltello, colpendolo in punti vitali, mettendo seriamente in pericolo la sua vita. L’episodio è avvenuto a fine giugno, ma solo ora il giovane aggressore è stato arrestato e trasferito nell’Istituto Penale per Minorenni di Catania.
La vicenda ha avuto inizio durante una serata di festa in discoteca, quando il 16enne, già in preda a rancore per futili motivi legati alla sua relazione con una ragazza, aveva colpito con un pugno un altro ragazzo, un 19enne, al volto, minacciandolo addirittura di morte. Non contento, il giovane ha atteso la fine della serata per portare a termine il suo piano di vendetta. Mentre il rivale stava uscendo dal locale, il 16enne lo ha aggredito con un coltello, infierendo ripetutamente su di lui con colpi alla schiena e al petto.
Le lesioni riportate dalla vittima erano molto gravi e avrebbero potuto avere conseguenze fatali. Solo la prontezza dei soccorsi ha evitato il peggio. La ricostruzione dell’accaduto è stata possibile grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno rivelato ogni dettaglio dell’agguato, e alle testimonianze raccolte sul posto. I Carabinieri della Stazione di Cassibile e della Compagnia di Siracusa, con il supporto del Nucleo Investigativo, hanno subito avviato le indagini, identificando rapidamente il colpevole.
L’indagine ha condotto, infine, all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare da parte del Gip del Tribunale per i Minorenni di Catania, in esecuzione della quale il 16enne è stato arrestato. L’arresto del ragazzo, accusato di tentato omicidio aggravato e porto di armi, è stato un altro caso di “mala movida” che ha coinvolto adolescenti e che, fortunatamente, non ha avuto esiti ancora più tragici. Questo episodio, che richiama l’attenzione sulla crescente violenza tra i giovani, evidenzia ancora una volta quanto sia importante il controllo e la prevenzione dei conflitti tra i più giovani